Archivi tag: e se il sole fosse un bluff

falso problema

dice che è “un falso problema”
lo dice il problema stesso
di se stesso
ciao
sono falso
ma sono un problema
allora io me lo guardo
dall’alto al basso
a probblè
te c’hanno mai mannato?
me c’avranno pure mannato
ma è un falso problema
risponde lui
il fatto di mandarmici
è solo un problema tuo
io sempre falso resto
e tu distratto
non guardi a quello vero
ovvero di prenderti il disturbo
di mandarci me,
invece che te stesso.

firma Ale

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Andrej

se questo treno
elegante e velocissimo
non fosse quel che è
e quel che vedo lontane
non fossero vacche
fattorie
auto
campi
alberi
torrenti
cappelli da contadino
dolci colline,
amare cantine
ma piuttosto fossero i ricordi
gli errori
i denti cariati
della vita disperata di un astronauta russo
(Andrej, si chiamava)
abbandonato da uno stupido generale moscovita
a galleggiare
come un satellite artificiale guasto
nell’orbita bassa della terra
annaspando
morendo
che disperse il suo lascito per me, questo viaggio verso casa
verso la città, la tana, il cuore
dimmi Andrej
vuoi un’assoluzione?
una seconda chance?
mi dispiace, perdonami
certo anche tu
proprio a me vieni a domandare
io che cerco un’assoluzione
io che cerco seconde chance
quindi non me ne avere
se quanto farò stasera sarà solo
stapparne una buona,
dedicartela
berla
ed assolvere me stesso.

firma Ale

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rischiara la notte

mi hai guardato nel riflesso dello specchio
mentre struccavo la mia maschera
e hai detto
“rischiara la notte”
e rapida come sei apparsa, sei sparita
neanche il tempo di realizzare se fosse un imperativo o un interrogativo
nel primo caso
volentieri,
rischiarerei volentieri
la notte
ma per rischiarare, devi essere luce
e io francamente, luce non sono, magari neanche buio
una luce spia, al più
di quelle che usano i bimbi nelle loro stanze,
nelle loro notti,
per non spaventarsi svegliandosi al buio
nel secondo caso
scusa, cazzo vuol dire “rischiara la notte?”
ah forse ho capito
rischiara la notte – nel senso: la tua persona?
oddio, anche qui non saprei
se magari ti riaffacci un attimo nel mio specchio
mentre finisco di struccare la mia maschera
mi spieghi dov’è, la mia luce, e me lo dici tu
se la rischiaro o meno
‘sta cazzo di notte.

firma Ale

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