Archivi tag: fai fieno finché splende il sole

il primo bacio di qualcuno

hai mai assistito
al primo bacio di qualcuno?
i tuoi non valgono.
dico di uno
tra due
a te estranei.
sì?
eri lì
in disparte e
col bicchiere in mano
ad osservarli?
dimmi, l’hai vista allora
la loro profonda vicina distanza
in quei cinque secondi
prima che tutto si compia?
hai fatto caso alla luce dei lampioni
tremolante come in un temporale
quando, giratisi
si sono trovati vicini di una sola parola?
hai sentito, dimmi
in lontananza
le bordate dei vascelli in rada
colpire il forte
un tempo blindato
delle loro bocche?
no?
dimmi, è un no?
allora, guarda
non è per sfiducia
o, sia mai
per cavarti amor proprio
ma, vedi
o non era il loro primo bacio
oppure, mia cara
(reggiti forte)
la tua insensibilità dice
che non sei stata mai
e dico mai
baciata
davvero
e dico, davvero.
a questo
se vuoi
poniamo rimedio subito.

firma Ale

[le altre]

allagarsi

allagarsi

stanotte
mi s’è
allagato il cuore
ché s’è crepato un tubo
e pian piano
s’è bagnato tutto
paure
sentimenti
ricordi, passioni
sogni e desideri
e così
nel mio disperato risveglio
ho steso tutto sul balcone
sotto gli occhi
sgranati
dei vicini e dei curiosi
prima convinti
non ci fosse nulla
da bagnare
nel mio cuore di carta
– e invece.

poi,
mentre un sole di fine anno
tenta di asciugare tutto
e giù in strada
i commenti
continuano
io fumo in piedi, scalzo
pensando che forse
un’alluvione non sia
del tutto
la sciagura che si pensi
come che un cuore asciutto
non sia la fortuna
che si creda
anzi
direi proprio
che un cuore asciutto
è un cuore morto
e noi
i cuori morti
li seppelliamo decisi
sotto tonnellate
di gialle
foglie autunnali.

firma Ale

[le altre]

Alicudi

mi sveglio
la stanza allagata di luce
e di te
piccola barca a vela
da brezza di terra
sospinta alla deriva
in questo letto
che è un mare bianco
di cotone e profumi
e il tuo sonno fragile
è nell’aria tiepida e salina
del tuo respiro lieve
mentre il mio
immobile
sparirebbe del tutto pur
di non svegliarti
in questa Alicudi privata
che diventa la mia mansarda
quando vi riposi,
tu,
che da qui a cinque minuti
chiuderai i tuoi sogni
e tornerai
da me
che godo di questo mare all’alba
delle onde del tuo corpo e
dei tuoi capelli
fa’ con comodo
amore mio
in questo paradiso d’isola
e su questo pontile che dondola
con la barba lunga
la pelle di cuoio abbronzata
e una piccola gomena in mano
io t’aspetto.

firma Ale

[altre poesie]